Autore: Kat Falls
Titolo: La Colonia Sommersa
Editore: lain Fazi
Pagine: 285
Prezzo: 9.90€
Trama:
Commento:
Questo romanzo è senz’altro una storia “diversa” da tutto quello che solitamente si può trovare in un classico YA.
Il racconto è interamente narrato dal punto di vista di Ty un ragazzo particolare ed affascinante che con il suo carattere del tutto particolare ci aprirà il suo mondo subacqueo facendoci “immergere” è proprio il caso si dire, nelle acque inesplorate del “Dominio Bentonico” l’ultima frontiera della colonizzazione umana dopo grandi catastrofi ambientali e climatiche, insieme a lui incontreremo Gemma la “superna” che non sa nuotare ma si è tuffata a capofitto in quel mondo per cercare il fratello maggiore scomparso.
Fin qui la storia, premesse interessanti, mondi affascinanti personaggi ben caratterizzati e una certa propensione a descrivere cinematograficamente le scene d’azione, fino a sviluppi inaspettati e misteri da risolvere ma c’è un MA.
La storia per buona parte non decolla il lettore rimane invischiato nel limo oceanico di una miriade di affascinanti descrizioni dell’ambientazione (specie architetturale della base oceanica) che risultano astruse e difficilmente figurabili. I due ragazzini (qui i protagonisti sono quindicenni) si mettono sempre nei guai per le stesse imprudenze in modo inverosimile a volte.
Bello il colpo di scena principale e lo sviluppo del “Cattivo” queste pecche scompaiono quando la storia comincia a dipanarsi e far capire molte situazioni accennate nei capitoli precedenti.
Verso la fine le innumerevoli scene cliffhanger diventano talmente adrenaliniche da tenere incollato il lettore ma dei piccoli MA restano.
Personalmente ho trovato simpatica quell’aria da frontiera americana della Casa nella Prateria ma simpatico non vuol dire che chiamare MA’ e PA’ i genitori dall’inizio alla fine abbia senso in un fanta-distopico futuristico ad un certo punto era puramente ridicolo e fuori contesto.
Alcune precisazioni non fatte lasciano qualche dubbio di plausibilità, e purtroppo la fine del romanzo pur essendo autoconclusiva lascia proprio con la sensazione che manchi molto specie per il rapporto Ty-Gemma.
Attendo con ansia il seguito perchè questo è e rimane un buon romanzo con grandissime potenzialità che, non mi stupisco, diventi un film Disneyano.
Questo romanzo è senz’altro una storia “diversa” da tutto quello che solitamente si può trovare in un classico YA.
Il racconto è interamente narrato dal punto di vista di Ty un ragazzo particolare ed affascinante che con il suo carattere del tutto particolare ci aprirà il suo mondo subacqueo facendoci “immergere” è proprio il caso si dire, nelle acque inesplorate del “Dominio Bentonico” l’ultima frontiera della colonizzazione umana dopo grandi catastrofi ambientali e climatiche, insieme a lui incontreremo Gemma la “superna” che non sa nuotare ma si è tuffata a capofitto in quel mondo per cercare il fratello maggiore scomparso.
Fin qui la storia, premesse interessanti, mondi affascinanti personaggi ben caratterizzati e una certa propensione a descrivere cinematograficamente le scene d’azione, fino a sviluppi inaspettati e misteri da risolvere ma c’è un MA.
La storia per buona parte non decolla il lettore rimane invischiato nel limo oceanico di una miriade di affascinanti descrizioni dell’ambientazione (specie architetturale della base oceanica) che risultano astruse e difficilmente figurabili. I due ragazzini (qui i protagonisti sono quindicenni) si mettono sempre nei guai per le stesse imprudenze in modo inverosimile a volte.
Bello il colpo di scena principale e lo sviluppo del “Cattivo” queste pecche scompaiono quando la storia comincia a dipanarsi e far capire molte situazioni accennate nei capitoli precedenti.
Verso la fine le innumerevoli scene cliffhanger diventano talmente adrenaliniche da tenere incollato il lettore ma dei piccoli MA restano.
Personalmente ho trovato simpatica quell’aria da frontiera americana della Casa nella Prateria ma simpatico non vuol dire che chiamare MA’ e PA’ i genitori dall’inizio alla fine abbia senso in un fanta-distopico futuristico ad un certo punto era puramente ridicolo e fuori contesto.
Alcune precisazioni non fatte lasciano qualche dubbio di plausibilità, e purtroppo la fine del romanzo pur essendo autoconclusiva lascia proprio con la sensazione che manchi molto specie per il rapporto Ty-Gemma.
Attendo con ansia il seguito perchè questo è e rimane un buon romanzo con grandissime potenzialità che, non mi stupisco, diventi un film Disneyano.
Duologia Dark life:
1. Dark Life (La Colonia Sommersa)
2. Rip Tide (Non ancora pubblicato in Italia)
Commento di Margo:
Dalla Tana cadono:
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