lunedì 4 giugno 2012

Hunger Games-Il Canto della Vittoria S. Collins



 Titolo: Hunger Games - Il Canto della Rivolta
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori
Pagine: 432
Prezzo: 17 euro
Data di uscita: 15 Maggio 2012
L’ultimo capitolo del caso editoriale degli ultimi anni, da oltre 100 settimane nella classifica del New York Times, 36 milioni di copie in America, venduto in 40 paesi.


Che i Giochi abbiano Fine

Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso.
Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata. Che gli Hunger Games abbiano fine.

Commento:


Dopo aver letteralmente divorato i primi due aspettare e divorare il terzo è stato un tutt’uno.
Il canto della rivolta inizia con Katniss disorientata ma comunque pronta a compiere il suo proposito basilare proteggere Peeta… anche uccidendolo.
E’ un concetto forte, duro, intenso, e la Collins ce lo “regala” già nelle prime righe  a promessa di ciò che sarà l’intero romanzo e cioè drammatico, molto drammatico.
Il dramma, la perdita, la confusione, la rabbia: permeano tutto il romanzo e a volta risulta proprio pesante, non perché sia scritto male o brutto, tutt’altro, ma è veramente troppo angoscioso a volte.
E non parlo delle scene forti o truculente o drammatiche in se, parlo del senso dell’happy End che alla fine di una saga ya seppur drammatica ci deve essere e ci vuole, che non manca neanche qui ma che è ammantato di un aurea di tristezza.
Che l'epilogo positivo non scaccia a pieno, non abbastanza.
Tristezza perché alcune scelte dell’autrice secondo me sono state troppo estreme: per mantenere coerenza e realismo con la drammaticità della trama e dei temi dominanti, forse. Ma davvero per un lettore che cerca in un simile libro (che è e rimane di evasione) comunque almeno una promessa di una conclusione positiva che va costruita specie nel rapporto sentimentale dei protagonisti, l’impressione finale è un certo amaro in bocca.
Secondo una mia opinione personale: evitando qualche perdita drammatica di personaggi importanti e tratteggiati benissimo, e costruendo meglio, e dando più importanza, al percorso sentimentale della coppia che si creerà alla fine, ne sarebbe uscito un romanzo più godibile e più fruibile per una lettura "leggera", come alla fine un ya adult deve essere, seppur con una maggiore profondità drammatico-morale come Hunger Games.
Comunque ciò non toglie che sia un ottimo romanzo, ben scritto, anche se sul finale, alcune scelte stilistiche di demandare a deliri e sogni  la descrizione di fatti salienti e conclusivi risulta un po’ confusa, come la generale disposizione a dare troppo spazio, togliendolo ai sentimenti, al cliffhanger e alle scene horror d’azione, che sicuramente viceversa daranno sicuramente più beneficio al film che ne deriverà.
Unica nota che proprio non mi è piaciuta è stata l’allusione (creando una scena similare fra i tre protagonisti) neanche troppo velata alla vicenda della tenda di Eclipse della Meyer, che io ho colto, e che strideva con tutto il resto,  un po’ perché era incredibilmente banale, e soprattutto perché fino a quel momento, appunto, l’accenno ai sentimenti e alle situazioni del triangolo erano state poche, brevi e surclassate dal dramma e dall’azione, e riportare l’attenzione su quel punto evocando uno scenario romance ya da immaginario collettivo, non è stata, sempre a parer mio, un idea troppo felice.
Nonostante tutto, questo ultimo capitolo della saga della Collins ci regala due dei personaggi più belli che ho mai letto Finnick e Peeta, e vale la pena leggerlo solo per questo.

La trilogia Hunger Games:
3. Il canto della vittoria (da maggio 2012 )
Commento di Margo

Dalla Tana sono cadute:


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