mercoledì 16 ottobre 2013

Cinder di marissa meyer




Autore: Marissa Meyer
Titolo: Cinder
Editore: Mondadori
Prezzo: 17.00€

Trama:

Nel mondo di Cinder non tutti sono umani. Ci sono anche quelli come lei, cyborg, macchine senza passato, né ricordi, né sentimenti, con un futuro già scritto. Per Cinder il futuro è già presente: un lavoro al mercato, una matrigna e due sorellastre da sopportare. Anche il futuro del suo mondo sembra aver già scritta la fine: è un’epidemia mortale, e l’unico antidoto si trova nelle mani della splendida e malefica Regina di Luna. Poi un brivido.
Lo sguardo di Cinder incrocia quello dell’erede al trono, il principe Kaito. Un incontro che fa pulsare il cuore e apre uno squarcio nel passato, là dove Cinder potrebbe essere la chiave per la salvezza del mondo. In una sorprendente opera prima, fiaba e fantascienza si incontrano creando un nuovo universo tutto da leggere.

Commento
Avevo voglia di Principe Azzurro, balli e una storia affascinante come Cenerentola, quando ho iniziato Cinder, d'altronde anche solo il titolo ispirava, ma non mi aveva ispirato per niente la trama.
Insomma un cyborg non mi sembrava il personaggio giusto in cui identificarsi quando si ha voglia di leggere di favole senza tempo...

Sono cosciente che avrete letto varie recensioni di Cinder che iniziano più o meno come la mia, le ho lette anche io, e adesso vi aspettate che alla riga successiva io vi dica, che…magia! Cinder robotica conquista stupisce affascina e fa sognare, che è ironica, positiva, forte, dolce e determinata, che il romanzo è una chicca deliziosa e che non si vede l’ora di leggerne di più… e…
Riavvolgete la sventagliata di miele, tutto vero, sì,  per qualcun altro che magari è la maggioranza, ma non per me.
Scusate, non dico che Cinder non sia un buon romanzo, scritto bene, scorrevole e avvincente, perché lo è certamente.
Non dico che non meriti almeno 3 gocce, perché le merita.
Non dico che il personaggio non sia così come lo descrivono tali complimenti, lo è.
Dico: che la magia di Cenerentola che è favoleggiata nel dna del romanzo dalla sinossi ai commenti che ho letto, per me non si è verificata, e anzi, pensare che prometteva tale magia mi ha solo deluso di più.
Mi spiace deludere chi cerca la favola in questo romanzo, ma a parte una vaga linea narrativa (figlia adottiva bistrattata, sorellastre, matrigna, ballo, Principe) per me non la troverà.
Molti hanno scritto dell’estrema originalità della versione della fiaba in chiave distopico-futurista.
Ma se si punta a presentare un opera, anzi una serie, come rivisitazione di altrettanti classici per bambini, beh, la vaga suggestione della favola, per me deve esserci, poi il mio parere è quel che è, è solo soggettivo.
Di oggettivo invece c’è l’estrema crudezza nel descrivere la miseria dell’epidemia mortale infettiva, che cozza con quello che ci si aspetterebbe da una storia che alla fine parla delle vicende di Cenerentola, o meglio si vende come tale.
Insomma da una favola rivisitata, e sbandierata come tale, mi aspettavo più favola.
Cinder: Cenerentola robot…ma è un robot? No, non lo è, è umana, anche se solo per il 36%, perché, forzature narrative a parte, a casa mia se sei umana, sei umana, se sei cyborg sei robot.
Cinder è un umana con protesi robotiche e un sistema nervoso controllato da un computer.
Beh, si capisce, che se fosse stata completamente robotica, l’immedesimazione del lettore sarebbe nulla e l’effetto favola ancor più difficile da ricreare, ma allora perché per buona parte del libro si tenta di ricordare al lettore ogni due per tre che la “povera” Cinder non è più umana?
E’ umana, non ci piove, non è asiatica, non ci piove neanche in questo, nonostante la copertina lo lasci intendere, perché (penso io) la suggestione con l’iconografia originale di Cenerentola sarebbe stata ancor più compromessa, e quindi l’autrice ha scelto di dare una connotazione orientale solo al Principe non descrivendolo fisicamente in modo esaustivo (e questo non è che aiuta molto, io, ad esempio, tentavo di visualizzare il bellissimissimo Kay e non mi usciva che qualcosa a metà tra Ian Somerhalder e psy e la cosa era a dir poco agghiacciante LOL sto scherzando ;))
Ma se, giustamente, si amano i manga e l’oriente come l'autrice il romanzo è una favola perfetta no?
No, no perché: Cinder, in un mondo infestato dalla peste, si muove e si comporta come una che ignora le più elementari norme di igiene e buonsenso allegramente, e, con  la massima noncuranza, come se fosse insito nella sua cultura (e quindi in quella generale del mondo creato per il romanzo). Un mondo sporco, povero e disastrato, in cui i ricchi vivono un po’ meglio certo, ma un meglio che comunque ignora troppo il peggio, o ci passa sopra. In questa linea narrativa non c’è nulla di sbagliato se, si vuole far intendere al lettore questo tipo di quadro, è solo che contribuisce ancora di più a non rendere la suggestione della favola e a farne immedesimare l’ambientazione.
Il binomio romanticismo alla Cenerentola-miserie distopiche, è complicato e difficile da gestire, ma, secondo me, si poteva fare davvero molto di più, e meglio, per rendere l’idea rimanendo comunque originali.
Alcune scene drammatiche, per le descrizioni crude, poi, rasentano una sensazione di fastidio.
Se fosse stato presentato come un distopico, un fantasy (futurista) e basta, senza calcare la mano sul richiamo alla favola, mi sarebbe piaciuto molto di più, e l’avrei letto con altri presupposti e un altro spirito.
Cercare le suggestioni  di Cenerentola in questo romanzo è quanto meno frustrante.
Per quanto riguarda, il finale, senza spoilerare vi posso dire che, almeno a me, ha lasciato delle perplessità, soprattutto perché, per come immaginavo strutturata la serie, mi aspettavo fosse in qualche modo autoconlusivo.
In conclusione, il romanzo è scritto molto bene, e i personaggi ben delineati, anche, e soprattutto , quelli minori, quindi il mio giudizio generale, tolte le considerazioni soggettive e oggettive di cui sopra, è più che positivo.
E’ un romanzo che, è molto apprezzato, e merita di essere scoperto, letto e amato, ma state attenti se cercate Cenerentola, perché qui la troverete molto poco. A parte una matrigna, due sorellastre, la cenere (o meglio il grasso e la sporcizia) e naturalmente… un Principe Azzurro difficile da visualizzare come tale.
Per quanto riguarda la Cover e l’edizione, devo dire che l’ho trovata fantastica. Quindi consiglio questo romanzo, con riserva, ma, la riserva, solo se cercate le stesse suggestioni  della favola originale come immaginavo io, ci fossero, nel romanzo prima di iniziarlo.

Saga Cronache Lunari:

  1. Cinder
  2. Scarlet
  3.  -
Commento di Margo  

Dalla Tana cadono:


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