mercoledì 16 ottobre 2013

Garden di Emma Romero


Titolo: Garden
Autore: Emma Romero
Editore: Mondadori
Prezzo: 14,90


Trama

Il ritardo è negligenza. La negligenza è disordine. Il disordine è il seme della perdizione. Maite è tra le operaie più efficienti nella fabbrica in cui lavora. In fondo non ha scelta: se commettesse un'infrazione sarebbe punita con la morte. Maite coltiva in segreto la sua passione, il canto, e sogna di raggiungere il leggendario giardino alla fine del mondo, dove si narra vivano i ribelli in completa libertà e dove pare siano sopravvissute le lucciole. Perché il suo paese è diventato una prigione fredda e spoglia. Dopo una lunga guerra, l'Italia è stata divisa in Signorie e, per impedire il ritorno al caos, le arti e le scienze sono riservate a una casta di eletti, mentre gli esclusi sono condannati a una vita di obblighi e privazioni. L'unica fonte di svago è la Cerimonia, la grande festa celebrata per l'anniversario della Rinascita. Maite ha sempre voluto esibirsi su quel palco, ma il giorno in cui potrà finalmente ottenere il suo riscatto scoprirà che, in un paese che ha ucciso ogni speranza, anche dai sogni si può desiderare di fuggire...

Commento

Quando ho iniziato Garden non avevo pregiudizi dato che l'unica cosa
che avevo letto era la sinossi, e mi era parsa molto interessante,
come lo era anche il fatto che l'autrice fosse italiana.
Appena iniziato a leggere la sensazione di dejavou è stata fortissima,
accade con tutti i distopici che, per esigenza di trama, si
somigliano, ma con Garden purtroppo è stata subito netta, ma tuttavia
l'ambientzione "Italiana" del mondo distopico mi intrigava, era strano
pensare al Belpaese come l'origine della ennesima dittatura...
Eppure l'interesse non decollava, tuttavia l'originalità di alcuni
aspetti della storia e la voglia di proseguire non mi hanno fatto
abbandonare il racconto.
Imbarazzante è stato il parallelo Alfio-Sinna davvero troppo spudorato
e azzardato.
Bella la costruzione del personaggio di ... prima antagonista e poi alleato.
In realtà per tutto il romanzo mi aspettavo un approfondimento di
alcuni temi che non è mai arrivato, questa lettura ha lasciato in
sospeso troppo, specialmente nel finale affrettato e che lascia uno
spiraglio per il seguito abbastanza buttato lì tanto per intrigare
quel che basta per desiderare di comprare il secondo romanzo quando
uscirà.
In definitiva? Il romanzo non è affatto male, ben scritto, con un idea
di base interessante e tutto sommato ben costruita, ma soffre di
alcune lacune e delle troppe similitudini con Hungher Games, magari
volute, ma che, ad un certo punto, stonano secondo me.

Serie Garden

#1 Garden
#2 A seguire

Commento di Margo

Dalla Tana cadono:



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